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Psicologicamente va sempre peggio, non riesco a smettere di essere triste…

Buongiorno, scrivo perché già da un po’ di tempo sento un forte malessere psicologico, è iniziato tutto molto tempo fa ma i primi veri sintomi importanti gli ho cominciati ad accusare solo un mese fa, dalla normale tristezza dovuta alla solitudine e a delle mie mancanze la cosa è andata man mano peggiorando diventando sempre più insistente fino a quando non ho cominciato a sentirla anche fisicamente, non riuscivo più a mangiare, dormivo poco e mi svegliavo presto, non riuscivo ad alzarmi dal letto e ne tanto meno a concentrarmi, ora dovendo stare a casa per via della quarantena la situazione sotto questo aspetto è migliorata, fisicamente sto bene ma psicologicamente va sempre peggio, non riesco a smettere di essere triste, a volte ho delle vere e proprie crisi di pianto, ho fatto degli errori in passato che non mi hanno permesso di vivere come volevo, ho sprecato tanti anni della mia adolescenza e adesso me ne pento tantissimo, ho una nostalgia patologica a tutti gli effetti, sono letteralmente terrorizzata dalla crescita, dall’idea di diventare adulta e perdere per sempre tutto questo e la cosa che mi fa più paura è che sono ancora molto legata ai miei genitori, a volte però sento come se non si preoccupassero abbastanza per me, se fossero stati più presenti in passato forse non avrei fatto certi errori e non sarei qui ora, mi scuso per il lunghissimo messaggio ma non è facile raccontare ciò che sento in un breve messaggio…

Anonima


Cara Anonima,
è vero non è facile raccontarsi in un messaggio ma sei stata molto brava a farci capire il tuo stato d’animo ed i tuoi vissuti. Da ciò che scrivi ci sembra di capire che hai dei ripianti riguardo il periodo dell’adolescenza.
Devi sapere che l’adolescenza è un età in cui si è alla ricerca di una nuova identità, si lasciano indietro le certezze dell’infanzia e bisogna trovarne di nuove, ciò unito alle trasformazioni del corpo, del modo di pensare, delle esigenze può far sentire persi alcuni ragazzi e far sperimentare una fragilità mai sentita prima. Può anche capitare che i genitori di adolescenti non si rendano conto della sofferenza della loro figli e che non abbiano gli strumenti per fronteggiarla. Probabilmente gli errori di cui parli erano inevitabili, tutti sbagliano, è importante fare degli errori poiché si può imparare molto. Racconti che la tua sofferenza è antica ma è divenuta più forte nell’ultimo periodo. Riteniamo che la situazione di emergenza che stiamo vivendo possa causare momenti di tensione, sconforto, ansie e dubbi e andare ad amplificare del disagio preesistente. Le sensazioni che descrivi di solitudine e tristezza, le crisi di pianto posso essere molto comuni in questi giorni. 
Ciò che ti consigliamo è di provare a non rimanere “bloccata” su questi pensieri riguardo il passato in questo momento in cui si è costretti a stare in casa, prova a continuare le tue attività, a studiare se sei una studentessa, a leggere o a dedicarti a ciò che ti piace. Non isolarti ma contatta le tue amicizie o i familiari, è importante dare e ricevere conforto. Può aiutarti anche pensare che queste difficoltà sono attualmente collettive e condivise da tanti ragazzi come te. E magari potresti usare questo tempo anche per concentrarti sulle cose che vuoi migliorare di te, su ciò che ti piacerebbe cambiare della tua vita quando questa situazione sarà terminata. E’ giusto riflettere sul passato ma bisogna anche trovare le energie per investire sul presente e sul futuro. 
Un caro saluto!